Ansia: 3 segreti per combatterla e prevenirla

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Ansia: 5 segreti per combatterla e prevenirla

Ti capita di sentirti in preda all’ansia? Provi un senso di oppressione e tanta paura ogni volta che hai una preoccupazione?

In questo articolo ti suggerisco tre modalità per imparare a combattere e prevenire ansia eccessiva e paure!

Innanzitutto è bene chiarire che l’ansia non è sempre negativa. Al contrario, è un’emozione che può essere scomoda, ma porta con sé delle informazioni importanti che dobbiamo imparare a identificare.

L’ansia, fondamentalmente, è un insieme di sensazioni di disagio e di tendenze ad agire che ti rende consapevole che stanno accadendo o potrebbero accadere degli eventi spiacevoli — ovvero cose che vanno contro i tuoi desideri — e ti avvisano che dovresti fare qualcosa per evitarlo. [Albert Ellis]

Facciamo un esempio!

Se sei preoccupato di poter perdere il lavoro e l’idea non ti piace per niente, in genere la paura e l’ansia ti indurranno a fare qualcosa per evitare il pericolo. Per esempio, potresti cercare di lavorare di più e meglio, parlare con il capo, controllare se ci sono nuovi annunci per altri impieghi, fare corsi di formazione e aggiornamento e via dicendo.

Senza l’attivazione indotta da queste emozioni probabilmente non faremmo nulla di tutto ciò,

rimarremo semplicemente indifferenti.

L’ansia, dunque, deriva dal desiderare qualcosa e percepire il pericolo di non ottenerla, o dal non desiderare qualcosa e percepire il pericolo di ottenerla!

L’ansia appropriata — che possiamo chiamare preoccupazione, vigilanza o prudenza — ti aiuta, come abbiamo detto, ad avere più di ciò che vuoi e meno di ciò che non vuoi. [Albert Ellis]

Quando diventa inappropriata?

L’ansia diventa inappropriata quando disattiva la nostra capacità d’azione!

Quando ci lasciamo sopraffare dalle sensazioni!

Se i meccanismi fisiologici della paura superano una certa soglia, esasperano o bloccano le reazioni della persona. La troppa attivazione fisica si traduce in sintomi che possono essere anche molto spaventosi fino ad arrivare all’attacco di panico vero e proprio.

È possibile identificare tre principali modalità che nel tempo ci portano a trasformare una normale paura o ansia in limite e panico.

3 modi per peggiorare la tua ansia

Quando siamo in ansia accade spesso che invece di cercare di capire cosa ci preoccupa e affrontare la situazione, tendiamo a spaventarci ulteriormente in quanto i sintomi fisici ci mettono in grande allarme.

La percezione delle modificazioni corporee attira la nostra attenzione e, dopo aver capito che si tratta di ansia, questo ci porta a:

  1. Tentare di controllare l’ansia e le reazioni fisiologiche: il tentare di controllare e reprimere ciò che sentiamo non fa altro che aumentare il nostro stato di ansia. L’attivazione corporea è la normale risposta che il nostro fisico mette in atto alla percezione di pericolo (reazione di attacco o fuga), per cui tentare di sopprimerla è controproducente e la fa andare alle stelle!
  2. Chiedere costantemente aiuto: il desiderio di non stare male e la paura di non farcela da solo vanno di pari passo. Chiedere rassicurazioni e protezione in questi casi è normale e a tutti viene spontaneo rivolgersi alle persone care per ricevere sostegno e aiuto. Purtroppo però questo non ti aiuterà, al contrario ti porterà ad avere sempre meno fiducia in te stesso e nelle tue capacità e dunque ad essere sempre più bisognoso di aiuto.
  3. Evitare le situazioni che pensiamo ci possano creare disagio: spesso dopo un primo episodio di ansia, non vogliamo più rivivere quel malessere, per cui la prima cosa che ci viene da fare è evitare di ritrovarsi nella medesima situazione. Il rischio così è, non solo di non andare più in quel determinato ristorante o al supermercato, ma a lungo andare potresti finire per chiuderti in casa.

3 segreti per combattere l’ansia

Svelare i 3 segreti per combattere l’ansia ora è facile:

  1.  Incontra le tue paure: trova un momento nella tua giornata per evocare le tue paure e ansie. Dai loro appuntamento: vedrai che dare libero sfogo a questi pensieri e esasperarli volontariamente, paradossalmente, ti permetterà di liberartene.
  2. L’aiuto non necessario è deleterio: ricevere aiuto fa piacere, ci fa sentire amati o comunque importanti per quella persona. Il problema è che a lungo andare ci fa sentire anche incapaci! Inizia a fare più cose possibili da solo! All’inizio continuerai a provare ansia, ma passo dopo passo ti riapproprierai delle tue capacità e della fiducia in te stesso!
  3. Evita di evitare! Lo ripeto sempre alle persone che incontro e anche a me stessa ogni volta che una situazione da affrontare mi spaventa! Se non la affronti adesso, domani sarà peggio! Se rimandiamo, l’ansia e la paura aumentano! Quello che ti deve spaventare è il rischio di finire chiuso nella gabbia delle tue paure!

3 suggerimenti extra

Tutti noi viviamo dei periodi particolarmente stressanti e carichi di preoccupazioni, perciò ecco tre ulteriori suggerimenti per superarli:

  1. Respira: concentrarsi sulla respirazione durante una crisi di ansia è molto utile. La tecnica del 3 e 6 ti aiuta a regolarizzare il respiro e a calmarti. Funziona così: inizia a inspirare contando lentamente fino a 3, poi espira lentamente continuando il conteggio fino a 6. Puoi mano a mano aumentare la durata, mantenendo uguale il periodo di inspirazione e di espirazione.
  2. Concediti dei piccoli piaceri: trovare dei momenti in cui poter coltivare una dimensione di benessere e staccare la spina dalle preoccupazioni è molto utile per rigenerarsi e ricaricare le energie.
  3. Scrivi: la scrittura è da sempre un ottimo strumento per mettere ordine nei propri pensieri e anche per prenderne le dovute distanze! Togli le tue preoccupazioni dalla mente e depositale nel tuo diario: potrai osservarle con maggiore distacco e decidere se continuare a portarle con te o lasciarle lì.

Questo articolo è volutamente generico e non è esaustivo. Se hai bisogno di un aiuto specifico e professionale, contattami!

Dott.ssa Tatiana Sieve

 

Bibliografia:

Albert Ellis, “Che ansia!”, Ed. Centro Studi Erickson.

Giorgio Nardone, “Emozioni. Istruzioni per l’uso” , Ed. Ponte alle Grazie